venerdì 5 febbraio 2016

Recensione: Persuasione, Jane Austen

PERSUASIONE

Titolo: Persuasione
Autore: Jane Austen
Edizione: Universale Economica Feltrinelli
Pagine: 270
Prezzo: €8,50
Consigliato:
 Persuasione è un romanzo della scrittrice Jane Austen, pubblicato postumo dal fratello e composto tra il 1815 e il 1816. È l'ultima opera completa scritta poco prima dell'aggravarsi della malattia di Addison che la porterà alla morte nel luglio del 1817.
Il titolo del romanzo non fu scelto dalla Austen, infatti molti critici ritengono che il titolo del romanzo sarebbe stato "The Elliotts", ma la scrittrice morì prima della pubblicazione del libro e non fu sua facoltà scegliere il titolo. 
Anne Elliot è la secondogenita di Sir Walter Elliot, un baronetto appartenente alla nobiltà inglese. La madre di Anne è morta da tempo e la sorella maggiore, Elizabeth, ne ha preso il posto nella gestione della casa e nei rapporti con il vicinato; la sorella minore, Mary, ha sposato Charles Musgrove, figlio di un rispettato e ricco proprietario terriero, che anni prima corteggiò Anne la quale, però, lo rifiutò. 
Sir Walter, Elizabeth e Mary sono molto orgogliosi della loro posizione sociale, e non sono inclini a disprezzare chiunque appartenga ad una classe inferiore; Anne, invece, non dà alle differenze di classe nessuna importanza, ed è spesso imbarazzata dal comportamento del padre e delle sorelle. Dopotutto, nessuno della sua famiglia prova un sincero affetto per lei, la quale sembra ormai destinata a non trovar più marito, avendo raggiunto i ventisette anni di età. Otto anni prima Anne era stata persuasa da Lady Russell, la migliore amica di sua madre, a rompere il fidanzamento con il Capitano Frederick Wentworth, che lei amava profondamente, e da cui era ricambiata. Lady Russell, simile in questo a Sir Walter Elliot e alle sue figlie, aveva ritenuto la scelta di Anne poco saggia, essendo Frederick al tempo un povero ufficiale di marina, di ceto inferiore al loro, e apparentemente senza grandi prospettive per il futuro. A causa dei numerosi debiti accumulati nel corso degli anni da Sir Walter, volendo mantenere un tenore di vita alto sebbene non ne avesse più le possibilità, Anne e il Capitano Wentworth si rincontrano nuovamente otto anni dopo la rottura del loro fidanzamento perché il cognato dell'ufficiale, l'Ammiraglio Croft, ha affittato la residenza degli Elliot. Anne viene così a sapere che, grazie alle guerre contro Napoleone, il Capitano Wenthworth ha ricevuto una promozione e un premio di 25.000 sterline. Tutti i Musgrove, sono felici di avere i Croft e Frederick a ravvivare il vicinato. Entrambe le sorelle Musgrove, Louisa e Henrietta, sono attratte da Frederick. Intanto Charles, Mary e i Croft scommettono su quale delle due sorelle sceglierà Frederick. Un giorno, durante un'escursione a Lyme per andare a trovare il Capitano Harville, amico di Frederick, che abita insieme alla moglie e al capitano Benwick, Louisa cade e batte violentemente il capo a terra. Tutte le persone che le erano vicine si fanno prendere dal panico e la danno per morta, ma interviene Anne che, con prontezza di spirito, fa chiamare un medico. L'atteggiamento deciso di Anne nei confronti di Louisa scatena nuovamente l'ammirazione di Frederick, il quale, qualche giorno prima, aveva dichiarato che la sua donna ideale era decisa e risoluta, non potendo sopportare le persone deboli di carattere. Louisa si riprende molto lentamente, e intanto si avvicina al Capitano Benwick, con cui successivamente si fidanzerà. Nel frattempo Sir Walter, Elizabeth e Mrs. Clay, figlia divorziata dell'amministratore di Sir Walter, si trasferiscono a Bath, sperando in tal modo di risparmiare abbastanza da rimettere in sesto l'economia della famiglia. Qui incontrano il cugino ed erede di Sir Walter, William Elliot, che cerca di riprendere i rapporti con la famiglia del baronetto, bruscamente interrotti anni prima a causa del proprio matrimonio con una donna socialmente inferiore, seppur molto ricca. Elizabeth spera che questo riavvicinamento sia dovuto al fatto che voglia sposarla, mentre appare chiaro che William è interessato ad Anne. William Elliot pare essere un perfetto gentiluomo, ma Anne non si fida completamente di lui, giudicando sospetto il suo improvviso interesse a ricucire i rapporti con sir Walter. Tali dubbi vengono chiariti quando Anne scopre che a Bath vive una sua vecchia compagna di collegio, Mrs. Smith, malata e caduta in miseria. Anne va a farle visita e scopre che i coniugi Smith furono amici intimi di William e della sua defunta moglie, i quali li incoraggiarono a tenere uno stile di vita dispendioso, per poi abbandonarli una volta caduti in miseria. Mrs. Smith, inoltre, riferisce ad Anne che il riavvicinamento di William a suo padre è avvenuto solo per salvaguardare i propri interessi, in quanto teme un matrimonio fra Sir Walter e Mrs. Clay, matrimonio che gli farebbe perdere i suoi diritti ereditari. I Musgrove, intanto, giungono a Bath per comprare il corredo per le figlie Louisa ed Henrietta: quest'ultima, infatti, ha deciso di sposare Hayter, un cugino che tempo prima l'aveva corteggiata prima che si interessasse a Wentworth. Anne e Frederick si riavvicinano e chiariscono i loro sentimenti: decidono di fidanzarsi e questa volta la famiglia di Anne non ha obiezioni, vista anche la fortuna economica di Frederick. Mr. Elliott, che non può più sposare Anne, lascia Bath, e successivamente si viene a sapere che convive a Londra con Mrs. Clay: il padre di Anne e la sorella Elizabeth capiscono, infine, di essere stati ingannati. Lady Russell, la cui influenza al tempo fu decisiva nella rottura del fidanzamento tra Anne e Frederick, ammette di essersi sbagliata sul conto di quest'ultimo, e Anne e Frederick, una volta sposati, prendono sotto la loro protezione Mrs. Smith che, grazie all'aiuto di Frederick, riesce a riscattare una piantagione nelle Antille appartenuta al marito e quindi a migliorare notevolmente la propria condizione economica.


Persuasione è considerato da molti al pari di "Orgoglio e Pregiudizio" per l'intricata trama e per le sensazioni che trasmette. Dopotutto da questo romanzo emerge la maturità della Austen, sia nella definizione dei personaggi, sia nella tematica trattata, appunto, la persuasione che ha spinto Anne a lasciare il capitano Wenthworth e quella che coinvolge in maniera diretta o indiretta i restanti personaggi. Benchè Anne non sia così ben accolta all'interno della propria famiglia, non si è mai persa d'animo, conoscendo bene le influenza che può generare l'appartenere ad una classe sociale agiata, caratterizzata da vizi e da quel senso di superiorità comune a tutti loro, che li portano a trattare con indifferenza, quasi con disprezzo, coloro che non ne fanno parte. Anne costituisce un personaggio a sè, la "pecora nera della famiglia" diremmo noi oggi, che non fa distinzione di classe sociale se una persona possiede valori e virtù ben consolidati. Considerando Lady Russel quasi come una madre, dopo che la sua è venuta a mancare, l'ha portata a farsi condizionare nella decisione di lasciare il suo amore, provocando in lui quella freddezza e rancore che otto anni dopo verrà espressa nel loro incontro. Wenthworth, infatti, in presenza dell'intera compagnia, tra cui anche Anne, non fa che affermare, quando gli viene richiesto, che il suo ideale di donna deve essere in primo luogo deciso, un chiaro riferimento ad Anne. Ciò fa percepire questo senso di rabbia ancora presente in Wenthworth che, di conseguenza, fa intuire ancora un profondo affetto per la sua amata, in quanto non le avrebbe mostrato altro che indifferenza se così non fosse stato. Ma l'amore è amore, e anche dopo otto anni di lontananza, Anne è rimasta sempre la stessa Anne, e in diverse situazioni ha fatto riemergere quel senso di ammirazione e attrazione che tempo prima aveva portato il Capitano ad interessarsi a lei. Anne è risoluta, matura, e sa di aver sbagliato nel farsi persuadere a lasciare il proprio amore per delle convenzioni sociali che per di più non le appartengono. Soffre nel vedere il suo Capitano così vicino, mentre discute, passeggia, con le sorelle Musgrove dando le spalle a lei, ma dopotutto cosa poteva aspettarsi? Amare un uomo ed essere riamata, ma nonostante ciò lasciarlo per quelle motivazione deve esser stato davvero un brutto colpo per Wenthworth. E per chi non lo sarebbe, poi? Immaginate di avere finalmente trovato l'amore della vostra vita, con cui siete pronti a definire progetti, immaginare un futuro assieme, ed essere persuasa che, in fondo, non importa se sia di indole buona, piacevole, maturo e sincero, se non ha un portafogli pieno come il vostro non è degno nemmeno di avvicinarvi. E la cosa più spaventosa è che esistono ancora casi del genere. In una coppia credo che il futuro vada delineandosi con le forze di entrambi, "fasciarsi la testa prima di rompersela" cominciando a pensare ai "se" e ai "ma" non fa che distogliere l'attenzione da quelle che sono le vere ragioni per cui avete scelto quella persona. Questo romanzo ci insegna che l'amore viene e deve essere vissuto in maniera personale, senza farsi influenzare da voci esterne che delle vostre emozioni e sensazioni non sanno proprio un bel niente. La lettera d'amore che scrive il Capitano Wenthworth ad Anne, dopo ben otto anni (pensateci per un secondo, è davvero tanto tempo!) è una chiara dimostrazione che niente può cancellare un amore già ben consolidato, nè le convenzioni sociali nè le voci di chi crede di saperne più di voi. Amate con tutto il vostro essere, e se siete riamati, vivete quel momento appieno, come se foste due puntini nell'universo tra tutte le altre stelle.


"Non posso ascoltare oltre il silenzio. Devo parlarti con i mezzi che ho a disposizione. Tu mi trafiggi l'anima. Sono dilaniato tra tormento e speranza. Non dirmi che è troppo tardi, che quei sentimenti così preziosi sono morti per sempre. Mi offro a te ancora una volta, con un cuore che è ancora più tuo di quando lo spezzasti, otto anni e mezzo fa. Non osare sostenere che l'uomo dimentica prima della donna, che il suo amore muore prima. Non ho amato altri che te. Posso essere stato ingiusto, debole e pieno di risentimento, ma mai inconstante. Solo per te sono venuto a Bath. Solo per te penso e faccio progetti..  Non te ne sei accorta? Possibile che tu non abbia capito i miei desideri? Non avrei lasciato passare nemmeno questi dieci giorni, se avessi potuto leggere i tuoi sentimenti come credo tu debba aver penetrato i miei. Quasi non riesco a scrivere. Ad ogni istante mi arrivano frasi che mi schiantano. Tu abbassi la voce, ma io riconosco i toni di quella voce, distinguo quello che altri non saprebbero decifrare.. Anima troppo bella, troppo nobile! Davvero ci rendi giustizia. Credi che possa esserci vero amore e costanza negli uomini Credilo nel modo più fervente e inestinguibile. Devo andare, incerto del mio fato; ma tornerò qui o seguirò il tuo gruppo, al più presto. Una parola, uno sguardo solo saranno sufficienti a decidere se metterò piede in casa di tuo padre questa sera, o mai più."


Vi siete sciolti alla prima frase? Beh, questo è l'amore.


VOTO: 8 1/2

Nessun commento:

Posta un commento