martedì 15 settembre 2015

Cinema: Orgoglio e pregiudizio (2005)

Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Regista: Joe Wright
Paese di produzione: Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti
Durata: 121 minuti
Genere: Drammatico
Soggetto: Omonimo romanzo di Jane Austen
Musiche: Dario Marianelli




Cast: 
Elisabeth Bennet, Keira Knightley
Fitzwilliam Darcy, Matthew Mcfadyen
Jane Bennet, Rosamunde Pike
Charles Bingley, Simon Woods
Signor Bennet, Donald Sutherland
Signora Bennet, Brenda Blethyn
Signor Collins, Tom Hollander
Signor Wickham, Rupert Friend
Lady Catherine de Bourgh, Judi Dench
Lidya Bennet, Jena Malone
Mary Bennet, Talulah Riley
Kitty Bennet, Carey Mulligan
Charlotte Lucas, Claudie Blakley
Georgiana Darcy, Tamzin Merchant       

Dopo aver sentito parlare e riparlare del libro, eccomi qui a raccontarvi le mie impressioni sulla sua trasposizione cinematografica ad opera del regista Joe Wright e prodotto dall'Universal Studios.
Inutile raccontare la trama, in quanto credo che siano rimasti in pochi quelli che non ne hanno ma sentito parlare. Se siete proprio di quel gruppo di gente, cliccate qui ---> Orgoglio e pregiudizio: recensione libro per conoscere a cosa mi sto riferendo.
Il film ha inizio con la "presentazione" della particolare e rumorosa famiglia Bennet, in estasi per l'arrivo in paese di un gentiluomo con un rendita annua non indifferente, Charles Bingley. All'epoca, per poter far conoscenza con figure di quel rango, era necessario che il capofamiglia, in questo caso il Signor Bennet, si recasse dall'interessato per presentarsi e dare in questo modo la possibilità alle sue figlie e al resto della famiglia di far la sua conoscenza. In occasione dell'arrivo di Bingley viene dato un ballo dal Signor Lucas, padre di Charlotte, migliore amica di Elisabeth. In quest'occasione, gli invitati, e in particolar modo le sorelle Bennet, hanno modo di conoscere Charles Bingley, accompagnato da sua sorella Caroline e dal suo taciturno e diffidente amico Darcy (uhuhuhuhuhuh coro da ultras)! Bingley, colpito da Jane, si dedica quasi interamente a lei, mentre tra Elisabeth e Darcy si forma già un primo "dissidio", accentuato dal commento di lui sulla sua "passabile bellezza, ma non abbastanza da tentarlo ad invitarla a ballare". Anche se si vuol prenderlo a badilate sulle gengive, tranquilli, si farà perdonare lungo il corso del film. Comincia così la frequentazione di questi due gruppi così diversi, non solo dal punto di vista economico e sociale, ma anche comportamentale, in quanto la famiglia Bennet, eccetto per Jane ed Elisabeth, è nota per la sua.... esuberanza? Troppa, forse. E questo non fa che "forzare" la frequentazione con loro da parte di Darcy e di Caroline Bingley, i quali spingeranno lo stesso Bigley a lasciar il paese per tornare in città. Tuttavia, il freddo Signor Darcy comincia a provare una silenziosa attrazione per Elisabeth, arrivando, nonostante le decine di complicazioni sociali che lo trattengono, a dichiararsi (LA SCENA DELLA DICHIARAZIONE E' QUALCOSA DI IMPAGABILE). Lei, però, come se non bastasse a farti venire le ulcere, lo rifiuta perchè atratta dal Signor Wickham, sincero quanto una scatola di fagioli in cui ci trovi all'niterno delle lenticchie, e amareggiata per la sua intromissione e allontanamento tra Jane e Bingley. Gli occhi con cui la guarda in questa scena, mamma mia! Comunque, lui cerca di "difendersi" dalle accuse di lei scrivendole una lettera (VI PREGO SANTIFICATE GLI UOMINI CHE SCRIVONO ANCORA LE LETTERE), ovviamente molto ridotta rispetto a quella del libro, ma il nocciolo è stato inserito. Lei, afflitta dai sensi di colpa (e ci credo!) comincia a valutarlo in modo diverso e a pensare negativamente del Signor Wickham (buongiorno eh!).  I due si rincontrano, poi, nel più completo imbarazzo, ma lui, da bravo uomo inesistente in tutte le galassie, non demorde e cerca di farle capire il suo amore anche facendole conoscere la persona a lui più cara, Georgiana, sua sorella. Nel libro viene descritta come una ragazza timida e taciturna, mentre nel film appare sveglia e socievole, piccoli dettagli comunque. Ovviamente alcune scene son ben differenti dal libro, come anche alcuni luoghi d'incontro, ma si sa, nelle trasposizioni cinematografiche viene sempre attuato qualche cambiamento, l'importante è non far perdere l'essenza della storia e della caratterizzazione dei personaggi. Se vogliamo parlare di fedeltà al romanzo, allora devo necessariamente citare la serie della BBC, fedele ad ogni dettaglio, ma è anche vero che essendo una serie, e quindi divisa in puntate, c'è più possibilità di aggiungere scene al contrario di un film, limitato in due ore massimo, le scene presenti devono totalmente ripagare l'assenza di quelle eliminate.
La signora Bennet è adeguatamente inopportuna quanto nel libro, per non parlare delle sorelle, persino la scelta estetica è stata, a mio parere, azzeccata. La più bella risulta Jane, sua seconda solo Elisabeth, mentre le altre sorelle non vantano una bellezza folgorante. Vogliamo poi parlare di Lidya? Jena Malone l'ha saputa interpretare magistralmente, fastidiosa e irritante proprio come nel libro, anzi, ora ha addirittura un volto! Tutti i personaggi sono stati ben selezionati, anche le ambientazioni sono bellissime, anche se non rappresentano i veri luoghi narrati. Il finale...ragazzi il finale! Mi rendo conto che confrontato a quello del libro è molto più teatrale, ma che scena! Lui che arriva da lontano con quello sguardo, io gli sarei corsa incontro tipo Heidi nei prati! Nel finale ufficiale vi è anche la mancanza nel bacio, proprio come nel libro, mentre è stato inserito un finale alternativo dove effettivamente c'è. Fantastico! Ho apprezzato che l'abbiano messo come contenuto speciale, perché in fin dei conti era una scena aggiuntiva, messa solo per farci illudere e disperare ancora di più. Anche la colonna sonora è molto armoniosa e gradevole, come tutte le altre musiche che accompagnano le sequenze del film. Beh, non per niente è stato candidato a 4 premi oscar! Un film che merita, bello, bello, bello! Le sensazioni che lascia sono molto simili a quelle del libro, perché poi quello conta, cosa, in questo caso un film, è riuscito a trasmetterti; poi avendo letto il libro è un po' come immergersi nello schermo e rivivere le scene e le situazioni in una chiave comunque nuova, pensando agli adattamenti necessari in una cinematografia. Insomma, se non l'avete ancora visto, vedetelo! Ma se siede deboli di cuore, non guardate negli occhi di Matthew Mcfadyen!

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